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2014 / CONCORSO DI IDEE PER LA COPERTURA DELL’AUDITORIUM DELL’IMPERATORE ADRIANO IN PIAZZA MADONNA DI LORETO – ROMA

CONCORSO ANNULLATO

La nostra proposta ha come finalità primaria la conservazione del monumento assicurata da una copertura che sia tale da evitare sia l’irraggiamento solare diretto sui materiali antichi che brusche variazioni delle condizioni di temperatura e umidità dell’aria negli spazi semiconfinati sottostanti causate dall’escursione giorno/notte e – per quanto possibile tramite dispositivi passivi – dall’alternarsi delle stagioni.

L’obiettivo della fruizione è inteso sia come percezione visiva – dall’alto e dal lato ovest tramite ampie aperture vetrate – che come accessibilità all’interno, grazie ad un sistema di rampe di minimo impatto e adeguata sicurezza. La soluzione architettonica persegue l’armonioso inserimento della “copertura” in un contesto monumentale e paesaggistico tanto complesso quanto straordinario per unicità e rilevanza.

L’idea è quella di un piano frammentato, che ricalca la disposizione planimetrica delle due grandi aule per suggerire la lettura e la comprensione della loro conformazione architettonica originaria. Un piano spesso costituito da una peculiare struttura in acciaio, appoggiata sul perimetro esterno senza alcun elemento portante all’interno del monumento. Un piano fruibile che dà luogo e forma ad una “piazza nella piazza”, una piazzetta perimetrata da un parapetto in travertino che rimanda al cortile dell’Ospedale dei Fornari. Un piano lapideo in travertino romano segnato dai tagli vetrati, dalle sedute e dai ricorsi pavimentali in granito che indicano le strutture antiche sottostanti. Un piano basamentale la cui quota è inferiore allo zoccolo della facciata di S. Maria di Loreto e al podio della vicina esedra arborea che conclude nel ‘33 la sistemazione di via dell’Impero. Un piano a verde che ripropone la memoria dell’area a giardino, già parte della sistemazione sacconiana di piazza Venezia dal 1911.

La struttura portante della “copertura” è costituita da tre piastre indipendenti, realizzate con lamiere di acciaio nervate, separate da giunti strutturali. Le nervature curvilinee sono costituite da costole di acciaio calandrate la cui geometria, doppiamente simmetrica, è dettata dall’andamento delle linee isostatiche dei momenti flettenti di una piastra rettangolare di uniforme spessore e uniformemente caricata, appoggiata sul contorno.

Il progetto delle superfici a verde – disegnate in relazione ad ambiti e segni urbani – trae spunto dalla ricchezza floristica delle aree archeologiche romane nonché dalla rarità, dall’importanza naturalistica e dal significato auto-ecologico di alcune specie caratteristiche della flora romana e laziale.

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  • Published on Ottobre 23, 2015
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