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2009 / CONCORSO INTERNAZIONALE “CENTRO DI PRODUZIONE PER CINEMA DIGITALE” MOLA DI BARI

Il progetto unisce al rigore del restauro il design contemporaneo della “copertura solare”, che conferisce al complesso una nuova spazialità, applicando i criteri della sostenibilità, dell’ecoefficienza e dell’innovazione tecnologica. La risposta progettuale alle domande contenute nel bando di Concorso – ed a quelle indotte dalla specificità della funzione – è una idea limpida, che si traduce in una architettura netta ma non esibita, che organizza il nuovo sistema degli spazi, delle attività e dei flussi.
I rapporti tra i vecchi edifici e la nuova architettura della “copertura solare” creano prospettive e spazi affascinanti. Metafisici nella forma, mediterranei nei rapporti tra luce e ombra, vivaci per la dialettica tra i materiali murari e la trama leggera dell’acciaio, segnati dai riflessi del vetro e del silicio.

Il complesso, in totale stato di abbandono, è caratterizzato da un diffuso degrado e numerosi crolli. Gli edifici presentano caratteristiche costruttive tradizionali: muratura portante costituita da “tufo carparo”. Materiale tipico della bassa pianura pugliese già in usato dai Normanni, è un sabbione calcareo, breccioso, duro, giallo e resistente alle intemperie – costituito da carbonato di calcio a grana piccola, omogenea, bianca – che contiene piccole quantità di argilla e sesquiossido di ferro. Il nostro approccio al trattamento del “carparo” è conservativo, con il ricorso diffuso al faccia-vista. Le zone manomesse con l’inserimento di materiali cementizi saranno ripristinate con pietre dello stesso tipo. Le parti parzialmente crollate saranno ripristinate recuperando i blocchi rimasti sul posto.
La proposta della copertura leggera risponde alle esigenze di creazione di un ambiente ombreggiato e in gran parte protetto dalla pioggia, tale da consentire al meglio i flussi prevalentemente pedonali tra i vari edifici che ospitano le attività del Centro, tutte tra loro connesse.
La copertura sintetizza i contenuti innovativi del progetto, resi evidenti dalle soluzioni assunte in base all’orientamento, alla radiazione solare ed al flusso dei venti, orientate alla autosufficienza energetica tramite la produzione di energia pulita e la concezione innovativa dei sistemi impiantistici che sfruttano la presenza del mare, come sorgente termica a temperatura stabile per refrigeratori e pompe di calore elettriche.
La copertura inoltre dà estrema libertà alle reti aeree tecnologiche, secondo uno schema simile ai vecchi sistemi di movimentazione delle carni nei Mattatoi, e permette la realizzazione, in linea con il massimo utilizzo di fonti rinnovabili, di un impianto fotovoltaico integrato costituito da 700 pannelli per una potenza totale di circa 126 kWp, pari ad una produzione annua di circa 175 MWh/a.

Lo studio attento delle richieste funzionali del bando ha dettato le soluzioni in ordine all’assetto delle varie attività e delle loro relazioni, dettagliatamente indicate nelle piante e nelle tabelle.
Per il Teatro di posa – 14,00 x 18,00 x 8,00 ml – si prevede un impianto in grado di alloggiare un sistema di americane, passerelle e travature per gli impianti luce, i sistemi remote control, i vari appendimenti e la botola per le riprese dal basso.
Al blocco del Teatro sono associate due Sale proiezioni digitali audio e video Digital Intermediate – dotate dello spazio per l’alloggiamento del proiettore digitale (circa 90x120x180 cm) a controllo climatico indipendente e dell’area riservata al banco di correzione colore, con controllo degli apparecchi illuminanti.
Si sono previsti inoltre tutti gli spazi necessari al ciclo produttivo digitale: Sala editing-acquisizione-conforming, Sala Visual Effetcs, Sala gestione rete e storage. Ipotizzando l’integrazione del ciclo analogico-digitale, si prevedono: Sala scanner e Sala telecinema.
Per ragioni funzionali, al Teatro sono direttamente connessi camerini, cameroni e servizi igienici, in ambienti anch’essi climatizzati. Tale soluzione comporta la realizzazione di un passaggio in ferro e vetro.
Analogamente, sartoria, falegnameria e uffici di produzione sono stati disposti sul fronte est dell’edificio del Teatro, collegati da passerelle vetrate che recuperano le vecchie guidovie in ferro tipiche dei Mattatoi.
L’area expo-proiezioni è stata posta in diretta relazione con la didattica e con l’accesso pedonale, realizzando uno spazio direttamente antistante – “piazzetta cinema” – e un ampio percorso che può far pensare ad un “red carpet mediterraneo”. Completano l’impianto, il bar/ristorante e le terrazze sul mare, realizzate con strutture leggere in ferro e vetro sulle vecchie strutture murarie. Vengono infine disposti due box leggeri per servizi, tipo container. Questi come le altre strutture nuove sono reversibili. Nell’insieme la superficie destinata a tali attività è maggiore di quella richiesta.

Per quanto attiene all’inserimento dell’intervento nel contesto, si è considerato che l’area dismessa e degradata, per di più ubicata a ridosso del depuratore – che sarà opportuno trasferire o coprire – è caratterizzata da una particolare, bellissima, condizione di affaccio a mare. L’area è inoltre prossima al progetto di riqualificazione del waterfront predisposto da Oriol Bohigas che rappresenta una grande occasione per immaginare una continuità nella fruizione del litorale assumendo anche in questo progetto l’obiettivo del “tornare a vivere il mare”. Da questo punto di vista sono state definite due scelte progettuali. La prima riguarda la continuità visiva: l’immagine del nuovo waterfront potrà essere ampliata con una ipotesi di assetto che senza soluzione di continuità prolunghi l’impatto urbano del progetto di Bohigas con il disegno naturalistico della nuova passeggiata che dal porto arriva fino al “Centro di produzione per il cinema digitale”. Una particolare attenzione è dunque data alla modellazione del terreno ed all’assetto vegetazionale con la creazione di una duna e di una passeggiata immaginata oltre i limiti dell’area di intervento fino al porto. La seconda riguarda la fruizione dell’area: per accrescere la capacità attrattiva di un simile percorso si è ritenuto opportuno dare particolare rilevanza alla grande area dedicata alle attività temporanee: la sua organizzazione consentirà di dare un senso ed un obiettivo alla stessa passeggiata lungo la costa.

http://europaconcorsi.com/projects/93656-Concorso-Internazionale-di-progettazione-per-la-realizzazione-di-un-Centro-di-produzione-per-cinema-digitale

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  • Published on Aprile 16, 2009
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