Architetture per l’industria. Caso di studio: il patrimonio a Roma tra la seconda metà dell’800 e i primi decenni del ‘900
Ricerca MIUR. Responsabile scientifico prof. Luciano Cupelloni.
L’architettura per l’industria, realizzata tra la metà dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, è segnata dal tempo, da manomissioni, da interventi di manutenzione affrettati, da abbandono e spesso da demolizioni.
Tale patrimonio, caratterizzato da tratti innovativi spesso sperimentali, pone il problema del restauro con particolare riferimento agli aspetti tecnologici. Obiettivo generale della ricerca è la messa a punto di una metodologia di analisi, specificatamente riferita al patrimonio presente nel Comune di Roma, finalizzata alla formazione di un quadro conoscitivo propedeutico ad una corretta definizione degli interventi; la sperimentazione di soluzioni progettuali tipiche, compatibili con le tecniche e le soluzioni costruttive specifiche degli edifici presi in esame; l’organizzazione delle suddette soluzioni progettuali in forma manualistica.
Casi di studio: ex Mattatoio di Testaccio, ex Silos sulla via Appia, ex Mercato del Pesce di San Teodoro, ex Mercati Generali, ex Vasca Navale, ex Arsenale Pontificio.
• Architetture dell’industria: piani e progetti, in “AR”, n. 47, pp. 8-12, 2003.
• Convegno internazionale “Il moderno tra conservazione e trasformazione. Dieci anni di Docomomo Italia: bilanci e prospettive”, dicembre 2005, Trieste.